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L'OPERA PIA SS. ALVATORE
di CORLEONE

 

Questo ente, IPAB, si trova ospitato in un vecchio monastero che affonda, le sue radici nel lontano 1200 e sorge sopra un promontorio roccioso che domina su tuttala città, di Corleone ed ha sul lato orientale un monumentale costolone di roccia abbastanza alto e caratteristico che degrada  formando un vero canyon creato dall'erosione fatta dal fiume, torrente, Corleone che saltando da una decina di metri forma la cascata delle Due Rocche, fiume che lambisce tutto il costolone dove si erge la monumentale fabbrica e crea una verdeggiante vallata ai suoi piedi.

Il complesso, edificio, per tanti secoli accolse una comunità di religiose Benedettine e una comunità di suore Carmelitane la quale, nei primi del 1800, lascia la casa totalmente alle Benedettine che vi rimasero fino al 1863, quando, a seguito delle, tristemente, famose leggi eversive del neo Stato Italiano, furono cacciate via e tutti i beni che possedevano furono venduti all'asta, compresa la casa con l'annessa monumentale chiesa.                         .

Il canonico Vincenzo Cortimiglia, a nome del Capitolo della chiesa Madre, il primo luglio del 1883, compra tutto l'edificio e la chiesa annessa che con atto del 30 settembre 1885 dona gratuitamente ai componenti del Pio Istituto ·di Mendicità costituito dal Capitolo della Chiesa Madre, dalla Confraternita di Sant'Elena e Costantino e dal Comune di Corleone, che si impegnava a versare ogni anno una certa somma utile per la manutenzione ordinaria della casa.

Questi, chiamano la, oggi venerabile, Madre Rosa Zangara, fondatrice delle Figlie della Misericordia e Santa Croce, la quale accetta di portare delle suore e, personalmente, viene ad aprire il nuovo istituto.

Il 18 dicembre del 1930 con regio decreto ministeriale l'istituto viene eretto ad Opera Pia, con un suo proprio statuto e con delle precise regole da osservare. Con questo decreto di riconoscimento si sperava di poter ottenere degli aiuti dallo Stato, cosa che non è avvenuto. In occasione dell'ultima guerra mondiale, nel 1943, a seguito dei bombardamenti una parte della casa venne distrutta e quasi tutta ha riportato dei danni, in parte ancora oggi visibili.

Ulteriori danni si aggiunsero in seguito al terremoto del 1968 che interessò la valle del Belice, danni che si aggravarono sempre più a causa dell'assenza totale della Regione Sicilia fino al punto che nei primi del 1980, le suore, non potendo andare a 'fanti con le sole offerte dei fedeli, a dare il necessario per alimentare gli anziani e, ancor più ad adeguare la casa secondo le nuove disposizioni sull'assistenza, lasciarono tutto è andarono via.

L'Opera Pia continuò a vivere guidata da una serie interminabile di Commissari prefettizi e poi regionali fino a quando si è ricostituito il regolare Consiglio di Amministrazione.

Questo, presieduto dall'eletto presidente·, il decano Arciprete don Vincenzo Pizzitola, si è prodigato, unitamente al Sacerdote don Domenico Piranio, cappellano, poi economo e poi, ancora, direttore, a ristrutturare una parte dell'edificio adeguandolo alle norme richieste dalla Regione, onde poter continuare a svolgere la finalità statutaria di assistenza agli ultimi e ai più bisognosi facendola casa di riposo per anziani.

La casa, oggi, è convenzionata con la Regione Sicilia e con i vari Comuni della zona ed offre ospitalità ad anziani, di ambo i sessi, sistemati su due piani, in stanza multiple tutte con i servizi annessi. All’ interno vi e un artistico cortiletto con pozzo e poi,, un ampio chiostro, recentemente ristrutturato con giardino e fontane, dove poter passeggiare e godere la visione delle bellezze della natura circostante.

Vi è poi una ampia e monumentale chiesa, anche questa, da poco ripristinata e portata all'originale bellezza, nella quale si conservano, parte, delle pregevoli opere d'arte che si sono conservate e restaurate ed ora collocate al posto per cui sono state realizzate, mentre diverse altre opere d'arte, oggi, fanno bella mostra di sé nel Museo Regionale, Palazzo Abatellis a Palermo.

Il Consiglio d'Amministrazione dell'Opera Pia si avvale per l'assistenza agli anziani e per il sevizio cucina di, una Cooperativa che si è aggiudicata l'appalto a seguito di una regolare gara.